Una maratona web sul nostro canale Youtube – il 17 Dicembre – e tre giornate evento a Matera, il 4-5 e 6 dicembre 2022: il viaggio degli Stati Generali della Scuola parte dalla Basilicata, dalla Capitale della Cultura Europea.
Un’occasione di incontro, di scambio e circolazione di buone pratiche educative e
didattiche tra docenti e studenti, un modo per creare ri-connessioni tra i diversi cicli educativi dall’infanzia all’università e per dare visibilità alle tante realtà locali e italiane che quotidianamente si impegnano e si occupano di educazione.
A #sgs2022 ci si interrogherà se c’è ancora tempo e spazio per fare della scuola il
modello evocato, da destra a sinistra, dai docenti e dalle famiglie, dagli esperti e dagli studenti. E’ possibile– anche grazie a finanziamenti straordinari, da Agenda 2030, al Pnrr– disegnare una scuola rinnovata, moderna, digitalizzata e inclusiva?
Ma serve un (altro) orizzonte. Da cosa dovrebbe iniziare una riforma della scuola?
Noi stiamo costruendo un percorso di sensibilizzazione dal basso che coinvolga, ai vari
livelli, la comunità scolastica, le istituzioni locali e nazionali, genitori, docenti, dirigenti,
stakeholder, amministratori, politici, intellettuali. Quali sono gli esempi di resilienza, quali le sfide? Perché raccontarle? Semplicemente perché il futuro dipenderà da come immaginiamo il futuro delle bambine e dei bambini, delle adolescenti e degli adolescenti e dentro al dibattito ci siamo tutti!
Centocinquanta anni fa la visionaria Maria Montessori ha spiegato che il bambino è una creatura dal cervello potentissimo, capace di grande concentrazione e persino di autoeducazione. Ad una condizione: che lo si rispetti e lo si lasci lavorare, a casa e a scuola, secondo i suoi ritmi. Maria Montessori da qui ha costruito il suo metodo e ha conquistato il mondo. Dopo di lei, da Alberto Manzi a Mario Lodi, da Nora Giacobini a Franco Lorenzoni sono tanti, nel passato e nel presente, i maestri che studiando, provando, osservando hanno avuto una capacità di vedere le scolaresche senza pregiudizi, di cogliere quello che avevano davanti e non quello che loro menti si aspettavano di incontrare.
Ma in generale la scuola italiana nella sua prassi quotidiana ha colto queste provvidenziali visioni? Le riforme della scuola in che modo hanno innovato la didattica in Italia? In che modo le riforme degli ultimi anni (dalla Legge 107/2015 ai vari decreti attuativi), al di là delle enunciazioni, hanno favorito un’educazione realmente attenta e connessa alla capacità di apprendimento, vale a dire in grado di interpretare bisogni educativi di ogni studente?
Si ringrazia la Fondazione Vincenzo Casillo per la consulenza e il supporto.
Patrocinio conferito dal “Comitato Nazionale del centenario della nascita di Mario Lodi”
Progetto a cura della Coop Voglia di Bene (Bari)
I nostri Partner: Ie Program, Consorzio “La città Essenziale”, Fondazione Vincenzo Casillo, Vastarredo
Media Partner: Orizzonte Scuola
Un percorso di ascolto per scrivere “dal basso” il Manifesto della “scuola che verrà” da consegnare al ministro e agli enti preposti nel corso degli Stati Generali della Scuola
L’ Emotional Intelligence Program è un progetto di ricerca e sperimentazione nato in collaborazione con l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro e la Fondazione Vincenzo Casillo. L’obiettivo è studiare e migliorare il benessere personale nei processi di apprendimento.
